I sistemi di rilevazione presenza automatizzano i processioni di gestione del personale e della paghe, risparmiando risorse, combinando tecnologie hardware e software per registrare correttamente i dati e accertare il tempo di lavoro effettivo.
La loro installazione deve essere realizzato nel rispetto delle normative sulla privacy, in particolare il GDPR, garantendo precisi standard di sicurezza delle informazioni.
a normativa CEI 79-3:2012 definisce le “Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione”, stabilendo una serie di criteri per la progettazione, pianificazione, esercizio installazione, messa in servizio e manutenzione di impianti di allarme intrusione e rapina.
Ogni attività con almeno un lavoratore deve essere dotata, secondo il Decreto Legislativo 81/08, di adeguati presidi antincendio. La sola presenza dei presidi, però, non è sufficiente: essi necessitano di specifica manutenzione eseguita a norma di legge da un tecnico manutentore.
Con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio sono stati aggiornati i vantaggi fiscali di cui privati ed aziende possono fruire per poter risparmiare in sicurezza.
Violazioni della privacy, attacchi hacker e utilizzi illeciti delle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza: installare un impianto di videosorveglianza non a a norma e senza rispettare le dovute misure di sicurezza può rappresentare un grave rischio per la sicurezza e la riservatezza delle persone.
Il 2 Dicembre è finalmente entrata in vigore la nuova normativa UNI 9795:2021 “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione di allarme d’incendio – Progettazione, installazione ed esercizio”. La normativa è stata pubblicata dopo un accurato processo di aggiornamento e vede l’integrazione di indicazioni progettuali e linee guida oltre ad alcuni cambiamenti, consentendo di realizzare impianti più efficaci e adeguati alle caratteristiche del luogo da proteggere.
Per la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza urbani, il “Decreto Capienza”, ha introdotto un nuovo comma in cui viene riconosciuta ai comuni italiani la possibilità di effettuare, in ogni caso, un trattamento di dati personali se necessario per l’adempimento di un compito svolto nel pubblico interesse, o per l’esercizio di pubblici poteri a esso attribuiti.
Le sole normative tecniche non sono sufficienti per realizzare un sistema di videosorveglianza a norma: è indispensabile rispettare le indicazioni contenute nel GDPR per la realizzazione di tutti i sistemi di sicurezza che prevedono il trattamento e l’archiviazione di dati personali o particolari.
Non è sempre possibile installare un impianto di videosorveglianza sui luoghi di lavoro: è necessario rispettare una serie di normative a tutela dei lavoratori e della privacy, che specificano i casi e le modalità con cui è possibile procedere con l’installazione delle telecamere.
Dal 6 giugno 2019 è entrata in vigore la normativa UNI EN 15276:2019 che definisce i criteri per la realizzazione di un sistema di estinzione ad aerosol condensato, definendone casistiche, modalità e caratteristiche da rispettare.
Con l’entrata in vigore della normativa UNI 11224:2019 sono stati stabiliti i nuovi criteri da rispettare per la manutenzione dei sistemi di rivelazione incendio. Per le modalità di manutenzione sarà indispensabile rispettare il criterio di anzianità che suddivide in 3 fasce gli impianti di rivelazione incendio. La norma, inoltre definisce chi sono i soggetti autorizzati ad effettuare gli interventi di manutenzione (tecnico manutentore) e la documentazione necessaria per mantenere a norma gli impianti.