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Centrale di vigilanza per sistema di allarme antintrusione

Da linee analogiche e ISDN a VOIP: cosa accadrà ai sistemi d’allarme?

Le care vecchie linee ISDN e le classiche linee analogiche native hanno raggiunto la fine del proprio ciclo di vita. I principali nodi e le dorsali di trasporto sono stati i primi ad essere gestiti attraverso il protocollo VoIP SIP, ed il processo di passaggio a questa tecnologia è ormai inesorabile.

Nonostante le linee analogiche native e le linee ISDN sopravvivano ancora nella fase terminale della consegna (dalla Centrale all’utenza), questa modalità è molto vicina alla completa dismissione. Le linee ISDN e le linee analogiche native (molto spesso definite RTG o PSTN) sono ormai obsolete e sono destinate ad essere velocemente convertite al VoIP.

Già da tempo, gli operatori telefonici che sfruttano le infrastrutture di TIM consegnano i flussi telefonici in VoIP. Nella maggior parte dei casi la consegna delle linee telefoniche avviene in modalità dati: la voce viene infatti trasmessa attraverso il protocollo SIP e riconvertita in analogico o ISDN solo in fase terminale, attraverso appositi apparati Router/Gateway. Questi ultimi, infatti, non fanno altro che emulare la vecchia tipologia di linea.

Le linee telefoniche emulate sono sinonimo di piena convergenza voce/dati. Nel giro di pochi mesi la voce verrà trasportata unicamente in modalità dati, eliminando le linee dedicate esclusivamente alla voce.

Perché questa trasformazione impatta sugli impianti d’allarme?

Gli impianti d’allarme (in modo particolare, i sistemi antintrusione e di rivelazione incendio) collegati tramite linea telefonia a centri di ricezione, quasi sempre istituti di vigilanza, utilizzano dei protocolli di trasmissione standard, tra i quali il più comune è l’ADEMCO CONTACT-ID.

A seguito di un allarme, il comunicatore digitale genera una stringa di dati che viene inviata, in formato DTMF (Dual Tone Multy Frequency), al numero telefonico dell’apparato ricevente. Quest’ultimo analizza il pacchetto ricevuto ed invia al monitor dell’operatore i dati relativi al cliente e alla tipologia d’allarme in corso.

Il DMTF è un sistema di codifica usato in telefonia per trasmettere numeri sotto forma di segnali in banda audio. Questo tipo di trasmissione degli impianti d’allarme è stata progettata sulla base delle linee analogiche: anche se le linee VOIP, teoricamente, possono supportare le segnalazioni dei toni DTMF, nella normalità non funzionano.

Il risultato finale è che, con il passaggio da linea analogica a linea VOIP, il sistema d’allarme non comunica più con il centro ricezione dell’istituto di vigilanza, rimanendo così scoperto dal servizio di tele-allarme.

Come garantire in futuro la trasmissione degli allarmi verso l’istituto di vigilanza?

La soluzione, in termini generali, è rappresentata dal collegamento basato su rete dati. Molte centrali prodotte da 2-3 anni a questa parte prevedono la trasmissione degli allarmi su rete dati e molti centri di ricezione hanno integrato la nuova modalità. Per gli impianti esistenti, sono disponibili degli apparati in grado di convertire la comunicazione da DTMF a dati su IP (Internet Protocol). I protocolli più utilizzati sono il Contact ID over IP ed il SIA-DC09.

Per evitare malfunzionamenti o lacune nella sicurezza del proprio sito, è indispensabile risvolgersi ad un system integrator che, dopo un’attenta analisi dei rischi e delle necessità, individuerà la soluzione migliore per trasformare il vostro impianto analogico, permettendovi di mantenere il collegamento con il vostro istituto di vigilanza. Italsicurezza propone un servizio specifico per queste casistiche, occupandosi integralmente del passaggio, interagendo direttamente con il vostro istituto di vigilanza e garantendovi una transizione veloce e senza complicazioni.

Le tecnologie, in ambito sicurezza e non solo, sono in costante evoluzione. Non rimanere indietro: trasformare il tuo impianto obsoleto in un sistema efficiente è il modo migliore per vivere e lavorare in sicurezza.