Di questi tempi si sente molto spesso parlare di videosorveglianza. La prima immagine che riaffiora alla mente toccando questi temi, è quella di una telecamera che ci osserva da qualche angolo in alto. Ciò nonostante, le telecamere non sono tutte uguali e si differenziano in diverse tipologie.
Quello che concretamente contraddistingue i vari prodotti è lo scopo. L’obiettivo da raggiungere è infatti la discriminante che indirizza la nostra scelta verso una tecnologia piuttosto che un’altra.
Obiettivi della videosorveglianza: rivelazione, riconoscimento e identificazione
Un impianto di videosorveglianza può principalmente avere 3 obbiettivi/requisiti:
1. Rivelazione
2. Riconoscimento
3. Identificazione
Il metodo tradizionale di definire i requisiti per la risoluzione di un sistema analogico TVCC specificava la percentuale di schermo occupata dall’oggetto osservato: obiettivi di sorveglianza diversi richiedevano infatti percentuali differenti.
Ad esempio, il rilevamento della presenza di una persona in una scena richiede che la persona occupi il 10% della vista. Riconoscere una persona nota, tuttavia, potrebbe richiedere che la persona occupi il 50% e identificare ulteriormente quella persona potrebbe richiedere il 120% o più.
Con l’introduzione delle telecamere IP, e in particolare lo sviluppo di telecamere megapixel e HDTV, è emersa la necessità di un nuovo modo di determinare come soddisfare i requisiti operativi.
Invece di utilizzare l’altezza verticale come percentuale, si utilizza la densità di pixel, che si riferisce al numero di pixel che rappresentano l’oggetto di interesse, di solito il volto di una persona. Comunemente viene utilizzata l’unità pixel/metro (pxl/m).
Di seguito alcuni parametri di esempio:
Requisito | Pixel / Viso orizzontali | Pixel / m | Pixel / Pollice |
Identificazione (condizioni difficili) | 80 pxl / volto | 500 pxl / m | 12.5 px / pollici |
Identificazione (buone condizioni) | 40 pxl / volto | 250 pxl / m | 6.3 px / pollici |
Riconoscimento | 20 pxl / volto | 125 pxl / m | 3.2 px / pollici |
Rivelazione | 4 pxl / volto | 25 pxl / m | 0.6 px / pollici |

Risoluzione: quali tipologie di telecamere scegliere?
La valutazione della risoluzione risulta quindi un elemento importante, che permette al system integrator di proporre la soluzione più adatta in base alle varie necessità.
La capacità di identificare o riconoscere persone o oggetti dipende da una serie di fattori. Oltre alla risoluzione e dimensioni della scena i più importanti sono:
- Condizioni di illuminazione
- Posizione della telecamera
- Movimento
- Compressione
Nel caso vengano applicati software di video analisi alla telecamera si devono seguire le indicazioni del produttore. Vediamo ora un esempio. Le telecamere video abilitate all’analisi devono essere:
- In linea con le linee guida relative ad altezza e angolazione;
- In linea con l’orizzonte e con il terreno (per aree in esterni o grandi spazi interni);
- Installata dove l’area di interesse è in condizioni di luce sufficienti e senza ostacoli;
- All’interno del range dell’area di interesse per l’analisi video al fine di identificare gli oggetti;
- In grado di monitorare una scena con contrasto sufficiente per classificare gli oggetti presenti nella scena. Ad esempio una persona che passeggia in abiti bianchi in un campo visivo coperto di neve può generare scarsi risultati.
La vera qualità di un prodotto risiede ben oltre le sue intrinseche caratteristiche tecniche, bensì è legata all’effettiva capacità di rispondere efficacemente alle proprie esigenze. Non esiste un impianto di videosorveglianza adatto a tutti: per questo è importante affidarsi ad un professionista in grado di valutare in modo specifico le necessità ed il contesto operativo, diffidando di prodotti di bassa fascia altamente standardizzati.
C’è Videosorveglianza e videosorveglianza: affidarsi al giusto professionista fa la differenza.